Studio Tiotropio versus Salmeterolo: GSK non ha fornito gratuitamente il proprio farmaco ai NIH


30 Ottobre 2010 - Il New England Journal of Medicine ( NEJM ) ha pubblicato i risultati di uno studio clinico che ha valutato il controllo step-up nei pazienti adulti con asma di cui la malattia non era stata ben controllata da un basso dosaggio di glucocorticoidi per via inalatoria.

Lo studio, che ha confrontato l'utilità del trattamento con Tiotropio bromuro ( Spiriva ) per via inalatoria, Salmeterolo per via inalatoria ( Serevent ), o alte dosi di glucocorticoidi per via inalatoria, è stato realizzato dal National Heart, Lung and Blood Institute - Asthma Clinical Research Network ( ACRn ).

Il disegno dello studio, un crossover a tre vie, ha richiesto l’impiego di 2 farmaci attivi ( Tiotropio e Salmeterolo ) e del placebo.
I Ricercatori hanno chiesto alle società produttrici di fornire i farmaci inalatori attivi e il placebo.
Boehringer Ingelheim ( il produttore di Tiotropio ) ha accettato di fornire il farmaco, mentre GlaxoSmithKline ( GSK ) ( il produttore di Salmeterolo ) ha rifiutato.

A causa del rifiuto di GlaxoSmithKline, i National Institutes of Health ( NHI ), e quindi i contribuenti statunitensi, hanno dovuto spendere 900 mila dollari per acquistare il Sameterolo e preparare il placebo.

Dallo studio di confronto il Tiotropio non è risultato inferiore a Salmeterolo nel controllo dell’asma.

Un editoriale, pubblicato su The New England Journal of Medicine, ha sottolineato che le aziende farmaceutiche devono rendersi conto che è nel proprio interesse fornire i farmaci, non solo perché la ricerca, effettuata da un gruppo indipendente, può mostrare risultati a loro favore, ma anche perché è parte della loro responsabilità verso la comunità consentire di confrontare i propri prodotti con quelli della concorrenza.

Le aziende farmaceutiche sono in grado di sviluppare e vendere i propri farmaci solo perché possono attingere a risorse della comunità: i pazienti che sono disposti a sottoporsi a un rischio, partecipando a studi clinici per far progredire la conoscenza medica.
Le aziende, dal canto loro, devono essere disposte a mettere a rischio i propri prodotti, fornendoli a terzi per motivi di studio. Non farlo è un comportamento inaccettabile.

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